P. Adolfo Perego

La Comunità dehoniana di Albino è in lutto per la morte di uno dei suoi membri, un sacerdote molto conosciuto nelle parrocchie della Valle Seriana per il prezioso ministero apostolico da lui svolto.

Era nato a Treviolo il 3 novembre 1917 e – amava ripetere – con la sua nascita aveva salvato la vita di suo padre che aveva ottenuto dal comandante bergamasco del suo battaglione qualche giorno di licenza per assistere alla nascita del figlio. Per questo il papà Battista non era stato coinvolto nel drammatico accerchiamento di Caporetto del 27 ottobre. Fu chiamato Adolfo perché il comandante aveva posto come condizione del permesso che il neonato portasse il suo nome.

Trascorse gli anni dell’infanzia aiutando nei campi finché il parroco, notando la sua intelligenza e l’impegno in parrocchia, suggerì ai genitori di inviarlo alla Scuola Apostolica di Albino dove trascorse i cinque anni delle medie e del ginnasio.

Ad Albisola Superiore fece il noviziato e poi completò gli studi liceali e filosofici prima a Spotorno e poi a Oropa.

Al termine della teologia nello Studentato di Bologna fu ordinato sacerdote nel 1943.

Novello sacerdote, si trovava a Treviolo con i genitori quando il mattino del 6 luglio del 1944 furono bombardate le acciaierie di Dalmine. P. Adolfo, quando vide la squadriglia avvicinarsi, si rese subito conto di ciò che stava per accadere ai quattromila operai della fabbrica. Inforcò la bicicletta e corse per prestare soccorso e per consolare con la sua presenza di sacerdote i moribondi colpiti dalle bombe.

Fu per molti anni insegnate nella Scuola apostolica di Albino e molti sacerdoti dehoniani gli sono grati per aver appreso da lui la lingua francese.

Conosciutissimo in tutte le parrocchie della bergamasca per aver svolto il ministero sacerdotale celebrando Quarantore, Tridui, feste parrocchiali, è vissuto ad Albino dal 1962 fino al mese scorso quando, per ragioni di salute è stato accompagnato a Bolognano, nella Casa di Riposo dei Padri della Congregazione.

È ricordato da tutti, laici e confratelli della comunità religiosa, per la sua affabilità e disponibilità al servizio. Era il confessore della casa e chi si accostava a lui per il Sacramento della Riconciliazione faceva sempre l’esperienza della tenerezza e dell’amore di Dio.

È morto il 26 agosto. I funerali si svolgeranno venerdì 29 agosto alle ore 15.00 nella Parrocchia di Albegno. La salma sarà deposta nel cimitero di Treviolo.

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