AMARENostrum

Durante l’estate appena trascorsa, dalla metà di giugno alla metà di settembre, un gruppo di minori stranieri non accompagnati di diversa provenienza (Albania, Marocco, Egitto, Senegal, Gambia) tra i quali diversi ragazzi giunti dall’operazione Mare Nostrum, accolti nelle comunità del CEIS, ha partecipato ad alcuni laboratori artigianali attivati dalla cooperativa sociale Eta Beta.
La cooperativa Eta Beta, che opera ormaida diversi anni a Bologna nel campo dell’inserimento e reinserimento lavorativo in vari settori produttivi, tra i quali anche quello della ceramica e del vetro, attraverso l’arte del riciclo e del riuso, persegue finalità di sostenibilità ambientale, sociale ed economica a vantaggio dei propri assistiti e più in generale della collettività.
I laboratori sono stati l’occasione per i giovani migranti di sperimentarsi in un contesto produttivo, verificando le proprie competenze trasversali (puntualità e correttezza in un luogo di lavoro, capacità di collaborare con altri… ), assieme alla possibilità di imparare l’arte della lavorazione della creta finalizzata alla produzione di prodotti ceramici.
I minori stranieri hanno avuto così l’opportunità di esternare la propria creatività attraverso la creazione di oggetti e maschere in ceramica, con le quali hanno avuto l’occasione di parlare del proprio paese di origine, dei propri sogni e desideri, delle fatiche del viaggio migratorio.
Il titolo della mostra ricorda l’operazione Mare Nostrum, che vede impegnato il nostro paese nel canale del mediterraneo nel salvataggio dei migranti sui barconi della speranza, e ci vuole ricordare la solidarietà e responsabilità verso le tante persone migranti in cerca di un futuro migliore, e nello stesso tempo il desiderio di questi nostri fratelli di poter offrire a noi che li accogliamo un pezzetto del loro amore per la vita.

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