Missionari di speranza

si apre oggi il mese di ottobre, tradizionalmente legato al tema della missione. Il 19 ottobre celebreremo la Giornata missionaria mondiale, il cui tema quest’anno è “Missionari di speranza tra le genti”. Del Messaggio scritto da papa Francesco per questa occasione, mi colpivano, tra le tante, queste parole:

«Davanti all’urgenza della missione della speranza oggi, i discepoli di Cristo sono chiamati per primi a formarsi per diventare “artigiani” di speranza e restauratori di un’umanità spesso distratta e infelice».

Tutti noi siamo chiamati ad essere «artigiani di speranza», a partire dalle realtà concrete in cui viviamo. La
nostra Provincia religiosa ha alle spalle una storia gloriosa di generosità missionaria, che continua ancora adesso, non solo nei nostri confratelli che ancora (seppur in numero sempre più limitato) vivono in terre lontane, ma anche nell’accoglienza verso quanti rientrano in Provincia e nella sensibilità, che so molto diffusa, rispetto alle missioni.

È la nostra vita a dover essere missionaria, a partire dalle nostre comunità, dove la speranza rischia a volte di smarrissi un po’. Proprio lì, invece, siamo chiamati ad essere «restauratori di un’umanità spesso distratta e infelice». Non dimentichiamoci, infatti, che distrazione e infelicità non caratterizzano solo il “mondo” esterno a cui siamo invitati a portare l’annuncio di Cristo, ma possono insidiare anche la nostra vita personale e le nostre relazioni fraterne! Ecco allora che ravvivare il nostro essere missionari significa riscoprire le ragioni della nostra speranza (cf. 1Pt 3,15), per poter essere annunciatori lieti del Vangelo e riparatori dell’umanità nostra e degli altri. Inoltre, la situazione internazionale, così drammatica e preoccupante, sollecita un surplus di speranza e di preghiera perché venga concesso al mondo il dono della pace.

Nel mese scorso, abbiamo vissuto due momenti molto ricchi e significativi. La consueta settimana di formazione ci ha fatto riflettere sul tema della riparazione, a diversi livelli. Per la sintesi dei contenuti dell’incontro rimando ai resoconti di p. Silvano Volpato e di p. Marcello Matté ospitati in queste pagine del CUI. Qualche giorno fa, poi, si è tenuto l’incontro degli economi insieme con me e l’economo provinciale. Si è trattato di un momento molto partecipato (erano presenti tutti gli economi locali, tranne uno…) e che è stato senza dubbio utile per condividere insieme le difficoltà e le potenzialità di un ministero così importante come quello dell’economo. Durante l’incontro degli economi ci ha raggiunti la notizia della morte di p. Agostino Inversini. Lo affidiamo al Signore risorto, ricordando con lui anche p. Franco e la sua famiglia, in quest’ultimo periodo colpiti da lutti dolorosi.

In questo mese di ottobre si terrà a Briatico l’incontro dei superiori provinciali e degli economi provinciali delle entità europee. Ormai è consuetudine che ci si ritrovi ogni anno per rafforzare i vincoli fraterni ed elaborare strategie di collaborazione fra di noi. Avrò modo, nelle prossime lettere mensili, di informarvi su quanto abbiamo discusso ed eventualmente deciso.

Come ho detto nelle “Informazioni alla provincia” (che i superiori locali dovrebbero aver trasmesso a tutti i confratelli), riserverò la visita canonica “formale” all’anno 2026-2027, quando si saranno costituite le nuove comunità, al seguito del cambio delle amministrazioni. Ciò non impedisce, ovviamente, che riprenderò la visita fraterna a tutte le comunità della Provincia nei prossimi mesi.

Ricordo con affetto tutti i confratelli ammalati o che vivono momenti di prova. Come di consueto, concludo questa lettera con l’augurio a quanti festeggiano il loro compleanno in questo mese di ottobre: Bruno Pilati, Luca Zottoli, Daniele Gaiola, Tommaso Flaim, Renzo Zambotti, Mario Peron, Roberto Mela, Ilario Verri, Giovanni Berta, Gianluca Sangalli, Pietro Natali.

Uniti, nel Cuore di Cristo

p. Stefano Zamboni, S.C.I.
Superiore provinciale ITS

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