P. Luigi Guccini

P. Luigi Guccini

Nato a  Maserno di Montese (MO) il 31.03.1937
Prima professione il 29.09.1955 – Ordinato il  25.06.65
Deceduto il 15.03.20 ad Arco (TN)
Della comunità di Capiago (CO)

Della Comunità di Capiago, attualmente a Bolognano, p. Luigi Guccini avrebbe compito 83 anni alla fine di marzo essendo nato a  Maserno di Montese (MO) il 31.03.1937.

Aveva emesso la sua prima professione il 29.09.1955 ed era stato ordinato presbitero il  25.06.65.

Da qualche tempo in cura a Bolognano si era andato aggravando ed era stato ricoverato all’ospedale dove è deceduto nel primo pomeriggio della domenica 15 marzo.

Anche per lui la comunicazione alle comunità della notizia del decesso, non è stata accompagnata come di tradizione dal preavviso circa i funerali che la situazione della pandemia da coronavirus non consente nel modo caro alla pietà cristiana. Le comunità – non solo quelle che lo hanno avuto membro nel passato recente e remoto, lo hanno ricordato da subito con i loro suffragi, ripromettendosi di celebrare in seguito un rito funebre insieme ai famigliari.

Un suo profilo di tanti anni or sono, richiamate le date dei suoi studi e del suo percorso religioso e sacerdotale. Puntualizzava di avere proseguito a suo tempo i suoi studi a Roma conseguendo la licenza in teologia alla Gregoriana (1966). Si era poi dedicato per circa 25 anni alla formazione dei religiosi e dei sacerdoti lavorando al Centro editoriale dehoniano di Bologna, in qualità di direttore di una rivista che nel tempo ha mutato varie volte nome: “Ancilla”, “Religiose Oggi”, “Testimoni”.

La sua ultima fatica, al Centro editoriale dehoniano fui appunto quella della direzione editoriale di “Testimoni”. Quindicinale di formazione, informazione, spiritualità e vita consacrata che aveva raggiunto a suo tempo una buona metà  delle comunità religiose italiane e un significativo numero fi membri di istituti secolari.

Aveva tenuto in svariate occasioni  corsi di esercizi spirituali e conferenze per le religiose e curato la collana EDB “Problemi di vita religiosa”. Dopo il lungo periodo di presenza nella Comunità di via Nosadella e qualche anno allo Studentato, era stato destinato a casa incontri cristiani di Capiago (CO) dove si era impegnato nell’animazione della stessa e aveva concorso per la sua parte all’abbellimento della Cappella grazie alla collaborazione di p.  M. I Rupnik e del suo gruppo. In una manchette illustrata da un particolare dell’immagine di “Gesù dal costato trafitto” il 3 aprile 2008 aveva scritto al Provinciale dell’epoca “Grazie del ricordo e degli auguri, grazie di cuore. Gli anni sono molti ma sono dono di Dio e belli. Il desidero è di spenderli per Lui…”. È quello che si può dire ha sempre cercato di fare talora sostenendo i propri punti di vista con franca energia, nel rispetto del sentire degli altri per quanto interpretando a suo modo i percorsi provinciali nel mutare dei tempi e delle stagioni.

Alla vigilia del Capitolo del 2014 nel dissentire su una scelta che sembrava privilegiare  gli under 65, scelta alla quale non esitava a riconoscere piena legittimità, chiedeva tuttavia che agli “over” e alla Provincia quelli assicurassero non solo “efficienza ma qualità spirituale ed evangelica della loro vita” anche per ciò che “siamo chiamati a saper dare alla gente di oggi  sul piano della fede/formazione alla fede e degli interrogativi ultimi”.

Riposi nella luce del Cuore di Cristo.

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