P. Piero Todesco

Il Signore ha chiamato nella sua casa P. Piero Todesco (Bologna, 28 giugno 1937-20 febbraio 2015) nella notte del 20 febbraio 2015, mentre era ospite alla Casa del Clero dell’Arcidiocesi di Bologna, e ascritto alla comunità del Centro Dehoniano di Bologna, a poche decina di metri dalla Casa del Clero.

Nato a Bologna fu battezzato il 24 settembre 1937 nella chiesa Priorale di S. Maria Maddalena in Via Zamboni, dove fu anche cresimato l’8 giugno 1946.

Dopo gli studi elementari e medi e la maturità scientifica nel 1955, presso il Liceo Righi di Bologna, nel 1971 conseguì la laurea in ingegneria; nello stesso anno sostenne l’esame di stato e fu iscritto all’albo degli ingegneri. Una seconda laurea in fisica, sempre a Bologna, è del 1981 e fu seguita dall’abilitazione all’insegnamento nel 1985.

Postulante ad Albisola in ottobre 1959 e successivamente novizio, emise la prima professione a Bolognano il 29 ottobre 1960. Professo perpetuo a Bologna in data 27 novembre 1963, ricevuti gli ordini minori nella cappella dello Studentato, fu successivamente ordinato suddiacono, diacono e presbitero a S. Maria del Suffragio: ricevendo 26 giugno 1966 il presbiterato per l’imposizione delle mani del cardinale Giacomo Lercaro,

Presente al Villaggio del Fanciullo per un biennio (1966-68) per concludere per l’avanzamento dei suoi studi universitari, fu successivamente a Castiglione dei Pepoli per circa un anno come educatore al Collegio San Giovanni. Studente e insegnante di religione per un altro biennio, risiedendo a Bologna, nel 1971-72 insegnò matematica ancora a Castiglione dei Pepoli. Successivamente associato a Santa Maria del Suffragio, allora comunità giuridicamente costituita, per otto anni fu insegnante di Religione al liceo scientifico “Enrico Fermi”.

Trasferito a Monza per un decennio (1980-1990), fu insegnante di matematica e fisica al Liceo “Leone Dehon”. Dopo un anno di ministero al santuario della Madonna dell’Acqua in Mussolente, risiedendo allo Studentato Missioni di Bologna (1992-1996) insegnò matematica e fisica all’Istituto professionale odontotecnico del Villaggio del Fanciullo, attendendo nel contempo al ministero pastorale in città presso la parrocchia di Santa Maria delle Pietà in San Vitale.

Dal 1996 al 2005, risiedendo al Villaggio, ha atteso al ministero, all’insegnamento di fisica e religione anche all’Odontotecnico di Crevalcore (BO).

Dal 2005 al 2008 fu parroco a Creda e Sparvo. Appassionato di antiche meridiane  ̶  ebbe modo di apprezzare quella suggestiva sulla facciata della chiesa della sua parrocchia, realizzata da Giovanni Paltrinieri nel 2006 che reca il motto “Ogni ora è un dono” ed è stata dedicata alla “cara memoria di P. Angelico Frattini  ̶  e delle ricerche di antichi strumenti conservati nei gabinetti scientifici di collegi ecclesiastici e seminari.

Di quest’ultimo interesse resta memoria in più di uno studio, come quello pubblicato a cura della Società astronomica italiana (Mem. S. A. It, 1995 – volume 66° – 4) relativo alla Famiglia Lusverg dal ’600 all’800, nel contesto di una indagine sulla storia dei rapporti fra i costruttori di strumenti europei, finanziato dalla NATO «Research on historical scientific instruments and their educational purpose» (CRG 920214); o quell’altro sugli strumenti scientifici conservati presso i gabinetti scientifici dei seminari e collegi ecclesiastici che ebbe, oltre all’apprezzamento di istituzioni accademiche dell’Alma Mater Studiorum, dell’allora presidente della Pontificia commissione per la conservazione del patrimonio artistico e storico della Chiesa, card. Francesco Marchisano.

Tornato a Monza tra il 2008 e il 2013 attese al ministero pastorale e collaborò con il Liceo Dehon. Rientrato quindi a Bologna nel 2013, ascritto al Centro Dehoniano, come già ricordato ha trascorso quasi due anni in Via Barberia, ospite della casa del Clero che ne ha avuto generosa cura e nella quale contava di avere migliore e duratura frequentazione con i suoi familiari, alcuni dei quali tuttavia la morte gli sottrasse in breve tempo, ultima suor Silvia Maria, della Piccola famiglia dell’ Annunziata, deceduta nello scorso mese di luglio

La S. Messa di esequie è stata celebrata dal superiore provinciale lunedì 23 febbraio alle ore 14.00, nella nostra parrocchia di S. Maria del Suffragio, dove la salma, giunta poco prima direttamente dalla casa del Clero, è stata accolta oltre che dal superiore provinciale – che ha tenuto l’omelia – e dal parroco, dai superiori delle comunità bolognesi, da numerosi confratelli dehoniani e sacerdoti dell’Arcidiocesi bolognese con il vicario generale mons. Silvagni.

Segnato da lutti recenti oltre che dagli acciacchi degli anni e della sua infermità, padre Piero aveva mantenuto il suo consueto buon umore e continuato a coltivare più di un interesse. Recentemente, aveva preso contato con il Centro studi dehoniani offrendo una sua collaborazione per la traduzione di alcuni scritti di p. Dehon relativi al periodo del suo isolamento a Saint Quentin durante la Grande guerra. A poche ore dalla morte ne aveva ancora parlato con il direttore del CSD, rendendosi disponibile per altre traduzioni, questa volta dall’inglese. Sarebbe morto poche ore dopo. Avrebbe celebrato il 55° di professione con un numeroso gruppo di altri confratelli nel corso di quest’anno.


P. Piero è stato tumulato alla Certosa di Bologna nella cappella dei Sacerdoti del Sacro Cuore

Print Friendly, PDF & Email