XI Capitolo ITS – Fornax ardens

 «Sono venuto a gettare fuoco», la parola di Gesù che ha acceso la quarta giornata di Capitolo. Stiamo parlando di Progetto apostolico, e questo è il progetto di Gesù, commentava p. Tullio Benini (che aveva guidato il Capitolo precedente, 6 anni fa).

Il fuoco è lui stesso,fuoco è il suo Spirito, fuoco è la sua Parola che purifica e fa ardere il cuore.

Fuoco che è già acceso, e noi dobbiamo solo vigilare perché non si spenga, non venga meno meno l’olio che lo alimenta. Accesi da quella fornace ardente che è il Cuore di Gesù, non possiamo permetterci – direbbe il nostro fondatore, p. Dehon – di vivere tiepidamente.

Che il Cristo arda per mezzo della fede nei vostri cuori – si potrebbe dire parafrasando la preghiera di Paolo – e così, radicati e fondati nel fuoco della carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità, e di conoscere l’amore di Cristo che supera ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.

Chi arde di carità non si consuma e, come il roveto per Mosè, è segno della presenza di Dio.

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